Alloggio per personale domestico convivente

Alloggio per Personale Domestico Convivente - Milena Scardacchi Your Angel Recruiter - Xerendipity Selezione Personale Domestico Alto Profilo

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Requisiti per alloggio dello staff domestico convivente

Il personale domestico in regime di convivenza, è la soluzione di maggior interesse da parte delle famiglie che, per motivi di lavoro, per la gestione dei bambini o semplicemente per disporre di un servizio continuo, necessitano di personale domestico con impegno orario più ampio e flessibile di quanto possa fornirlo la modalità full time.

Lavoro domestico in convivenza.

Per disporre di tale assistenza però, le famiglie devono provvedere a fornire, oltre ad un’adeguato stipendio , anche vitto e alloggio che costituiscono una forma di retribuzione in natura dettata proprio dal tipo di orario di lavoro che è possibile solo con la soluzione in convivenza.

Alloggio adeguato.

Ci sono ovviamente delle regolamentazioni che stabiliscono le conformità di tali elementi e riguardo l’alloggio, deve essere messo a disposizione un ambiente sano, pulito e che salvaguardi la dignità e la riservatezza del lavoratore, perché sarà il luogo dove il personale domestico trascorrerà le ore libere dal lavoro.

Questo è quanto dovrebbe essere la normalità, ma purtroppo mi è capitato piuttosto di frequente ascoltare testimonianze di colf, babysitter e badanti che abbandonano il posto di lavoro per condizioni veramente poco ospitali degli alloggi forniti.

Testimonianze.

C’è chi si è ritrovato a dormire in una camera uso lavanderia che di giorno era di uso comune anche per altro personale domestico e con bagno, proposto come privato, ma che di fatto era di servizio.

C’è chi nel vedere la stanza che l’avrebbe dovuta ospitare, ha trovato umidità sulle pareti, infiltrazioni evidenti con macchie di muffa, con aria pesante di un ambiente poco arieggiato e che nemmeno ha voluto poggiare il proprio bagaglio e a preferito fuggire via.

C’è chi ha ricevuto l’ordine di non aprire mai le persiane, perché ogni finestra della casa doveva rimanere chiusa per paura di furti, tant’è che ognuna era bloccata da un lucchetto rendendo l’ambiente sempre buio e male odorante, oltre che molto simile ad una prigione.

C’è chi non ha potuto vedere la propria camera, perché in realtà non esisteva in quanto l’alloggio consisteva nel divano presente nella sala.

C’è chi le è stato proposto di dormire nella camera dell’anziano da assistere, chi invece, in un noto quartiere benestante di Roma, ha potuto usufruire di uno spartano alloggio ricavato in quelli che erano anni addietro dei garage.

Senza parlare poi, delle condizioni del mobilio di arredamento e della biancheria o tessuti dei tendaggi, erosi dagli anni e dal prolungato utilizzo.

Materassi informi, macchiati e che emanavano cattivi odori, bagni con rubinetterie corrose dal calcare e dalla ruggine che segnava evidenti perdite.

Selezione candidati e non solo.

Ecco, questi sono solo alcuni esempi di scenari che il personale domestico, molto frequentemente, si trova a dover accettare in alcune realtà, castigati nella morsa di dover accettare compromessi per uno stipendio che possa garantire loro sostentamento.

Io come recruiter, ho il dovere di selezionare accuratamente i candidati, ma spesso è necessario anche selezionare i clienti, perché il lavoro dei domestici è soddisfacente solo quando a fronte di professionalità e competenze verificate, ci siano anche i doverosi accorgimenti e correttezza da parte del datore di lavoro.

Milena Scardacchi Direttore Risorse Umane Xerendipity Selezione Personale Domestico Alto Profilo - Contratto Assistenti Domestici

Milena Scardacchi

Your Angel Recruiter

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