Programma attività domestiche

Qualsiasi tipo di lavoro richiede una programmazione delle attività da svolgere per il raggiungimento degli obbiettivi assegnati.

Anche per il personale domestico qualificato, in qualsiasi ruolo sia esso impegnato presso la residenza di una famiglia, vale il medesimo discorso, è necessario essere in grado di organizzare in modo appropriato la giornata lavorativa.

Tipo di impegno orario dei domestici

Ovviamente dipende dal tipo di impegno orario con il quale il personale è stato assunto dalla famiglia: a seconda delle ore lavorative settimanali si parla infatti di part-time (meno di 40 ore settimanali), full-time (40 ore settimanali equivalenti a 8 ore al giorno da lunedì a venerdì) ed infine live-in (regime di convivenza con 54 ore settimanali).

Sulla base dello specifico impegno orario, i collaboratori domestici, svolgono le proprie attività  in funzione della quotidianità della famiglia.

Quotidianità del personale domestico Live-in

Prendo come esempio l’impegno live-in: il personale domestico generalmente dopo aver preparato e servito la colazione, si occuperà poi delle pulizie della casa, quest’ultime devono seguire una routine quotidiana per tutti gli ambienti della residenza ma il personale domestico qualificato deve sapere anche programmare le cosiddette pulizie di fino che invece vengono svolte periodicamente.

E’ necessario programmare gli acquisti dei generi alimentari e dei prodotti necessari per le pulizie e cura del guardaroba, o per lo meno tenere nota dello stato della dispensa nel caso sia qualcun altro ad occuparsi degli approvvigionamenti.

A seconda poi delle presenze della famiglia, devono essere preparati e serviti i pasti, tenendo conto di eventuali regimi alimentari, gusti ed intolleranze.

Dopo il servizio del pranzo, il personale domestico convivente usufruisce di una pausa (generalmente 2 ore), per poi riprendere servizio fino al dopo cena.

Nella ripresa servizio pomeridiano, ci si occupa di lavori di rifinitura oppure dello stiro del guardaroba della famiglia e biancheria della casa, che deve essere stata precedente lavata, in modo accurato e fatta asciugare.

Da cosa riconoscere la professionalità

Tutta la giornata segue una cadenza precisa in termini di impegni ed orari, che devono coincidere con le abitudini familiari.

La capacità di programmare ed eseguire in modo autonomo è l’elemento degno di nota nel distinguere personale improvvisato da quello qualificato e professionale.

Spesso mi sento dire, da candidate, evidentemente senza esperienza, di essere assolutamente qualificate per un determinato lavoro, solo perchè sono casalinghe, mogli o mamme e quindi, avendo una propria abitazione, si reputano automaticamente delle ottime collaboratrici domestiche o, perchè mamme, delle valide babysitter…niente di più sbagliato!

Occuparsi della propria casa, non significa affatto di avere i requisiti per lavorare nell’abitazione altrui, dove oltre alla capacità di svolgere le mansioni domestiche sono necessarie doti particolari come la capacità di adattamento alle necessità della famiglia, flessibilità, discrezione, riservatezza e grande capacità organizzativa.

Allo stesso modo, aver cresciuto i propri figli, non determina assolutamente la capacità e la responsabilità di potersi occupare dei bambini di altri.

Il valore del personale domestico di alto livello

Il lavoro domestico richiede necessariamente esperienza pregressa che porta nel tempo al consolidamento del proprio metodo di lavoro, a rafforzare la propria organizzazione quotidiana ed il confrontarsi, in realtà diverse da quelle della propria “zona di confort” familiare, consente ai collaboratori domestici di potersi presentare ad un’ampia platea di opportunità lavorative di alto livello.