Concessione della residenza anagrafica per domestici conviventi

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Posizione della famiglia in merito alla richiesta di residenza anagrafica del personale domestico

La questione della residenza anagrafica è spesso motivo di richiesta da parte del personale domestico (soprattutto straniero) che viene assunto in regime di convivenza.

Come sappiamo tale scelta di impiego, prevede l’obbligo da parte della famiglia di fornire al collaboratore domestico vitto e alloggio (ne ho parlato nel post del mio blog del 22-09-21 “Alloggio per Personale Domestico Convivente) ma la complessa e delicata questione della richiesta di residenza da parte del lavoratore, mette spesso in difficoltà il datore di lavoro.

Obblighi del datore di lavoro nel contratto domestico convivente

Prima di tutto bisogna evidenziare che la convivenza è una condizione funzionale richiesta dalla famiglia e il domestico pur essendo “ospite” del datore di lavoro non farà mai parte della famiglia e di conseguenza non sussiste l’obbligo di residenza dal datore di lavoro per poter stipulare un contratto di lavoro. 

Il lavoratore può mantenere un’altra residenza (italiana) e figurare nel rapporto di lavoro domestico come convivente.

Il datore di lavoro è obbligato a comunicare l’ospitalità del domestico alla pubblica sicurezza  entro 48 ore dall’assunzione inviando, via posta A/R oppure via mail con PEC, ma solo se la colf è extracomunitaria.

In quali casi la residenza va necessariamente concessa

Ci sono delle circostanze che mettono il datore di lavoro, che vuole finalizzare il contratto con uno specifico collaboratore domestico, nella condizione di dover concedere la residenza.

Nella comunicazione di inizio lavoro all’INPS è necessario indicare un indirizzo di residenza del collaboratore, quest’ultimo però potrebbe non essere in possesso di altra residenza in Italia oppure di averla ancora presso il precedente datore con cui si è concluso il rapporto di lavoro. 

La famiglia non ha alcun obbligo nel concedere la residenza,  ma può rifiutarsi di concludere il contratto con l’assistente familiare ed in ogni caso non è una condizione implicita nel rapporto di lavoro convivente, a meno di espressa richiesta del lavoratore. 

Cosa implica la residenza presso il luogo di lavoro

Al di là dell’aspetto puramente pratico, legato strettamente al tipo di assistenza richiesta, la residenza della colf o coppia di domestici, o Tata e BabySitter, presso il luogo di lavoro, significa permettere alla stessa di ottemperare all’obbligo di avere un medico al quale fare riferimento ed essere, di conseguenza, regolarmente iscritta all’anagrafe. 

L’iscrizione è a carico del datore di lavoro, che ha la responsabilità e tutela di chi vive presso la propria abitazione; l’assistente familiare non comparirà nello stato di famiglia, perché inserita in una scheda separata, ma diventerà membro anagrafico della stessa in quanto la convivenza è giustificata da validi motivi lavorativi.

Cosa comporta l’interruzione del rapporto di lavoro

La conclusione del rapporto di lavoro può avvenire in ogni momento e per varie ragioni, ovviamente deve essere comunicato secondo i tempi di preavviso previsti, da ambo le parti,  dal CCNL Assistenti Familiari.

Per formalizzare la posizione anagrafica della colf, al termine del rapporto di lavoro, il datore, proprietario dell’alloggio, dovrà recarsi presso l’ufficio anagrafe per comunicare la cessazione del rapporto e che la domestica non è più residente presso la propria abitazione.

Per l’effettiva cancellazione, è necessario del tempo durante il quale il Comune verificherà l’effettivo allontanamento dell’ex-residente, nel caso in cui fosse la domestica a richiedere il cambio residenza, la cancellazione sarebbe immediata.

Spesso gestire questo tipo di pratiche burocratiche può rivelarsi ostico oltre a richiedere molto tempo, ma è fondamentale formalizzare il necessario e nei tempi dovuti, al fine di evitare possibili complicanze nel corso del tempo.

Milena Scardacchi Direttore Risorse Umane Xerendipity Selezione Personale Domestico Alto Profilo - Colf, Governante, Maggiordomo - Coppia Domestici - Tata - BabySitter - Rapporto con la Famiglia

Milena Scardacchi

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